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Recuperare oliveti abbandonati: si può.
Ed è il Comune di San Giuliano Terme a tracciare la strada per un obiettivo molto importante per il territorio e i cittadini.
“Centomila orti in Toscana”, bando regionale a cui il comune termale ha partecipato con un proprio progetto, è un modo per ridare vita ad uno dei tanti angoli in stato di abbandono del nostro Monte Pisano e per favorire la socializzazione, l’aggregazione, la promozione di sani stili di vita e di relazioni interpersonali e intergenerazionali positive e solidali.
È di questi giorni, infatti, la pubblicazione della graduatoria di assegnazione degli orti “Monte Castellare” riguardanti il nostro territorio. Quattro appezzamenti di oliveto che i cittadini assegnatari potranno coltivare realizzando anche orti sulle balze recuperate dall’abbandono. Un quinto appezzamento è stato affidato all’associazione Nutrìa, che si era aggiudicata il bando per l’affidamento dell’animazione della comunità in costruzione.
Sì, perché là dove c’era uno dei tanti oliveti abbandonati, ora sta nascendo una piccola comunità di olivicoltori e ortisti.
Una scommessa che la giunta Di Maio ha fatto con l’obiettivo di creare un format da ripetere in futuro per seguire la via del recupero a nuova vita dei tanti oliveti abbandonati.
L’idea di questa nuova iniziativa è partita dall’assessorato all’ambiente del comune termale, che ha poi trovato un valido alleato nell’associazione Nutrìa, assegnataria del bando pubblico per la gestione degli orti.
“Appena uscito il Bando regionale “Centomila orti in Toscana”, – spiega l’assessore all’ambiente Daniela Vanni – iniziammo a valutare i possibili appezzamenti da destinare a orti sociali. Il nostro comune non disponeva però di ampi spazi da adibire allo scopo, per cui dovevamo cercare altrove e valutare la possibilità di chiedere in comodato terreni a privati. Da questa necessità e da un amore tutto personale per il Monte Pisano e per gli oliveti che ne ricoprono le pendici, è nata l’idea di sfruttare questo bando in due direzioni: da un lato per dare modo ai cittadini di condividere la gioia di coltivare ortaggi e produrre olio per la propria famiglia, dall’altro per testare un format che, se fosse arrivato a buon fine, avremmo potuto replicare nel tempo per il recupero dei tanti oliveti abbandonati del Monte Pisano”.
Il Comune ha quindi preso in comodato un ettaro di oliveto abbandonato sul Monte Castellare e, grazie al cofinanziamento della Regione, lo ha recuperato, eliminando la vegetazione infestante e facendo potare gli olivi, riqualificando i muretti a secco e installando protezioni per gli ungulati. Il luogo individuato per la creazione degli orti è adiacente al Centro Visite e Foresteria del Monte Castellare, due strutture già in comodato al Comune e che, finalmente risolti gli ultimi problemi tecnici residui, l’Amministrazione comunica che a brevissimo verranno affidate in gestione con apposito Bando.
“L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di realizzare un progetto pilota – conclude Vanni – Vogliamo che questo meraviglioso angolo di natura torni vivo, e che diventi un laboratorio di buone pratiche per rivitalizzare il Monte. Peraltro, questa zona è già molto frequentata dai cittadini per la raccolta degli asparagi e del mirto, e perché adiacente al sentiero che porta alla bellissima Villa Bosniaski. Ricordo il bellissimo concerto serale che organizzammo nell’ambito del Settembre Sangiulianese nel 2016: quasi 100 persone erano salite con noi a piedi nel buio del monte Castellare per ascoltare musiche legate alle stelle e alla luna e per osservare il cielo con i volontari dell’associazione astrofili pisani: quella sera abbiamo avuto la conferma che il Monte può incantare in tanti modi, sta a tutti noi cercare di scoprirli. Gli Orti del Castellare vogliono essere il punto di partenza per fare questa ricerca insieme ai sangiulianesi”.
“Ormai è noto – spiega il sindaco Sergio Di Maio – che la nostra amministrazione ha fatto del risanamento del bilancio l’obiettivo centrale del proprio mandato in scadenza. In questi cinque anni di lavoro le aspirazioni della Giunta si sono scontrate con la necessità di operare una severa spending review e con la mia volontà di agire, in ogni settore, con la logica del “buon padre di famiglia”, che davanti alle difficoltà finanziarie della casa stimola tutti a collaborare per “fare tanto con poco”. Non a caso, ho voluto un assessorato dedicato alla ricerca di finanziamenti e, grazie anche al dinamismo degli uffici sul tema, solo negli ultimi tre anni siamo riusciti a portare a casa circa 800.000€ di risorse, senza le quali sarebbe stato impossibile realizzare alcuni obiettivi di mandato, tra cui la rivitalizzazione del Castellare. Ora che il bilancio è sano, il Comune potrà tornare a progettare davvero il proprio futuro, avrà le risorse per farlo. Anche con progetti come quelli appena descritti per ridare vita al Monte. speriamo che con le prossime elezioni i cittadini scelgano di affidare nuovamente il governo del territorio a persone concrete e responsabili”.
Il Progetto “Orti del Castellare”, costato circa 22.000 euro, è stato finanziato al 70% dalla Regione Toscana nell’ambito del Bando regionale “Centomila Orti in Toscana”.