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Un partenariato pubblico-privato per realizzare un nuovo modello di gestione degli impianti sportivi. A partire dallo stadio “Redini” e dal campo sportivo “Fiorentini” a Cascina e dal campo sportivo “Arena” di San Prospero.
Lo sta cercando il Comune di Cascina, che ha pubblicato l’avviso con cui invita gli operatori economici del settore sportivo, impiantistico sportivo o di settori affini a proporre una partnership per la progettazione, il finanziamento, la realizzazione, la manutenzione e la gestione, per massimo 20 anni, degli impianti sportivi a destinazione calcistica e polisportiva del comune.
L’avviso, pubblicato lo scorso 14 gennaio sul sito del Comune di Cascina, prevede che le proposte possano essere presentate entro l’11 marzo 2019.
Le proposte dovranno prevedere una partnership pubblico-privata che investa sugli impianti sportivi esistenti o, in determinati casi, anche di proporre impianti nuovi, sfruttando la legislazione specifica per l’impiantistica calcistica (la cosiddetta “legge Stadi”).
«L’Amministrazione comunale ha da tempo avviato una riflessione per la definizione di politiche finalizzate al rilancio dell’impiantistica sportiva – spiega Leonardo Cosentini, assessore allo sport di Cascina- che favoriscano lo sviluppo dell’associazionismo sportivo e la sua partecipazione alla messa a punto di proposte in tal senso. Questo processo richiede la partecipazione dell’associazionismo anche al proprio sviluppo, ovvero alla riduzione della frammentazione, alla qualificazione della attività e delle organizzazioni, alla progressiva professionalizzazione del management sportivo e associativo».
«Il Comune -spiega Cosentini- sulla scorta di queste proposte, potrà approvare uno o più progetti, verificandone la fattibilità ed il pubblico interesse, favorendo la mobilitazione di risorse pubbliche e private a supporto, con particolare attenzione all’Istituto del credito sportivo. Due le condizioni chiave dell’avviso: che chi propone sia un’alleanza fra imprenditori competenti in impiantistica sportiva e associazionismo sportivo; che si rispettino le previsioni di legge in merito alla ripartizione del rischio e dei costi di investimento fra pubblico e privato».
«In altre parole – conclude Cosentini- questo avviso vuole essere di supporto a chi gestisce gli impianti sportivi, in collaborazione con il Comune, per offrire alla cittadinanza una offerta sempre più qualificata ed impianti sempre più all’avanguardia».