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A San Miniato, per tre giorni, un laboratorio sociale di teatro rivolto a tutti

Valorizzare i centri urbani e sviluppare l’inclusione delle varie fasce di popolazione intorno al tema del viaggio. Ecco gli obiettivi al centro del progetto CSLP (Conferencia Sobre la Lucha de un Pueblo), un laboratorio sociale di teatro e cittadinanza, a cura dell’associazione Tra i binari, presentato stamattina in Palazzo Comunale.
La narrazione come testimonianza di passaggio. Il viaggio. L’incontro dei popoli. Cosa spinge un popolo e il singolo ad andare oltre e ricercare degli stimoli per proseguire nel proprio cammino? Cosa può nascere dal dialogo e dallo scambio interculturale? Negli ultimi anni, in Italia, come nel resto dell’Europa e del mondo, stiamo assistendo a forti flussi migratori che incrementano sentimenti nazionalistici e xenofobi. Osserviamo così che mentre da una parte abbiamo la pretesa di considerarci cittadini del mondo super connessi da strumenti tecnologici, dall’altra continuiamo sempre di più, a coltivare il nostro orto recintandolo di filo spinato. Ma quali sono le vere pulsioni che ci accomunano? Quali sono le reali necessità di cui ha bisogno l’essere umano? Ci rendiamo veramente conto del nostro quotidiano, oppure siamo illusi da una storia che non è vissuta ma soltanto apparente?
Ad illustrare le varie fasi di questo articolato progetto sono stati l’assessore all’integrazione e all’assocazionismo del Comune di San Miniato David Spalletti insieme a Francesco Mugnari dell’associazione Tra i binari e alla dottoressa Francesca Cattaneo, responsabile dell’area immigrazione della Sds Empolese Valdarno Valdelsa.
“Il viaggio viene considerato in senso lato in ogni tipo di spostamento: dal primo passo che ognuno di noi decide di compiere la mattina quando si alza alle grandi migrazioni che stanno caratterizzando la nostra contemporaneità – spiega Mugnari -. Sarà un viaggio che porterà ogni partecipante e ogni cittadino in un viaggio alla riscoperta di se stessi e delle nostre città”.
Dopo la prima parte del progetto che si è svolta dal 14 al 16 dicembre scorsi alla Capanne di Montopoli in Val d’Arno, adesso il laboratorio invaderà di nuovo le vie del centro storico di San Miniato. L’8, 9 e 10 febbraio prenderanno il via tre giorni di attività che porteranno alla realizzazione di una performance, in scena domenica 10, dalle 16, per le vie del centro storico di San Miniato.
I soggetti che collaborano alla realizzazione del laboratorio insieme ad Officine Cavane, all’associazione Tra i Binari, alla Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa e al Comune di San Miniato sono l‘associazione Arturo, la cooperativa sociale Pietra d’Angolo, la cooperativa LunAzzurra, la Pro Loco, l’Accademia Musicale, Studio Danza Misia, Gandalus, Shalom e la compagnia della Brettonica. Il laboratorio è realizzato con il contributo della Regione Toscana.
“Credo che la differenza la facciano sempre le persone che incontriamo, lungo il viaggio che ognuno di noi percorre – spiega l’assessore Spalletti -. La rete che si è creata intorno al tema dell’accoglienza e ai centri Cas nel nostro territorio ci ha fatto conoscere questa splendida realtà fatta di professionalità e di coraggio. Officine Cavane è diventato laboratorio di esperienze e di confronto. Il teatro sociale ha la forza di scardinare concetti e pregiudizi, ricerca più il senso delle cose che non il consenso”.
Il laboratorio è rivolto a chiunque, non soltanto ad attori, performer, danzatori o cantanti, ma a tutti i cittadini che abbiano voglia di immergersi in tre giorni di teatro e sperimentazione. Sono tre giorni di studio che porteranno alla realizzazione di una performance allestita per la cornice del paese toscano. Il viaggio sarà il focus di studio. Si aprirà un’indagine sulle difficoltà che un popolo e i suoi cittadini affrontano nella giungla di una modernità sempre più distaccata dal concetto di solidarietà per la difesa del proprio individualismo. Lontano dai tecnicismi e dai puri esercizi di stile, il racconto dovrà essere l’unico principale protagonista. Attraverso esercizi di improvvisazione, di scrittura collettiva e narrazione corporea si cercherà di approfondire i vissuti e le esperienze di ogni partecipante, cercando di ristabilire una storia comune che sia vicina all’uomo e alle sue tappe evolutive. Conduzione del laboratorio a cura di Francesco Mugnari con Marina Capezzone e Stefano Cavallaro.

Orari del Laboratorio: venerdì 8 dalle 18 alle 21, sabato 9 dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, domenica 10 dalle 10 fino al termine dello spettacolo.

La partecipazione è gratuita, per informazioni: teatritraibinari@gmail.com – Francesco 338.5847087.