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Il professor Tommaso Simoncini, ordinario di Ginecologia e Ostetricia del dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Ateneo e direttore dell’Unità operativa Ostetricia e Ginecologia 1, è stato nominato tra i membri stranieri dell’Académie Royale de Médecine de Belgique. Il professor Simoncini è presidente del corso di laurea in Ostetricia (abilitante alla Professione Sanitaria di Ostetrica/o) e direttore della Scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia.
Dopo un lungo periodo di formazione all’estero, prima (1995) alla New York University e poi (1998 – 2001) alla Harvard Medical School di Boston, il professor Simoncini è rientrato in Italia all’Università di Pisa. Qui ha fondato il Molecular and Cellular Gynecological Endocrinology Laboratory (MCGEL), un centro di eccellenza internazionale per la ricerca bio-molecolare sui meccanismi di azione dei recettori per gli ormoni riproduttivi a livello del sistema cardiovascolare, dei tumori femminili e del sistema nervoso centrale. Il suo gruppo di ricerca ha prodotto studi che hanno condotto a fondamentali avanzamenti nella comprensione degli effetti degli ormoni riproduttivi sulla salute e della donna e sulle malattie legate all’invecchiamento. Ha inoltre condotto studi clinici e traslazionali nel campo dell’endometriosi, sul ruolo del sistema ossido nitrico in gravidanza, su tecniche chirurgiche innovative per la riparazione dei difetti complessi del pavimento pelvico, in campo di chirurgia ginecologica benigna e oncologica, sulla simulazione computer-assistita per la chirurgia mini-invasiva. Ha coordinato per l’Università di Pisa il progetto “Vita Nova”, finanziato con quasi due milioni di euro dalla Regione Toscana, per la creazione di una applicazione innovativa per smartphone e tablet dedicata alle donne alle soglie della menopausa.
L’Académie Royale de Médecine de Belgique, fondata nel 1841 da Leopoldo I, accoglie scienziati e medici nominati dal re del Belgio in un consesso di lavoro, riflessione e collaborazione con la finalità dell’avanzamento della medicina e della chirurgia e come organo consultivo per le strategie sanitarie del Paese. L’Accademia accoglie un numero molto limitato di membri stranieri, selezionati con un lungo e severo processo.