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Uno sguardo alle sfide del futuro, partendo da un solido presente, quello rappresentato dall’avvio del Piano Strutturale d’Area.
I Sindaci dell’Unione Valdera (ovvero i primi cittadini di Bientina, Buti, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme-Lari, Palaia e Pontedera) tratteggiano la loro idea di Valdera, immaginandola come un vasto hub nel cuore della Toscana che apre le sue “porte” al mondo.
Del resto la grande area della Valdera ha una posizione molto favorevole per cui può essere il naturale collegamento con una rete di infrastrutture nevralgiche della nostra Regione, pensiamo ad esempio all’autostrada A11 o alla vicinanza con il litorale e quindi, ai trasporti marittimi, attraverso il porto. Non solo ma la Valdera è il naturale trait d’union di aree quali la Valdicecina, la Valdelsa e la zona del cuoio.
Un’area grande e complessa che richiede per la sua gestione uno sforzo di sintesi continuo ed una prospettiva sovracomunale entro la quale inquadrare problematiche e proposte. Su questo terreno l’Unione dei Comuni della Valdera si è cimentata nell’ultimo decennio, ponendosi come soggetto capace di aggregare gli interessi comunali, elaborare soluzioni, rinvenire risorse. In un’espressione: un soggetto capace di prendersi cura di coloro che abitano un territorio.
Da pochi mesi l’Unione ha celebrato il decennale della sua nascita e ha reso ancora più concreto il tema della pianificazione territoriale tramite l’avvio del Piano Strutturale d’area. Si tratta di un ulteriore salto di qualità che corrisponde anche ad una volontà politica dei Sindaci e delle amministrazioni che la compongono: dopo un processo di calibrazione delle funzioni trasferite e delegate da parte dei Comuni, e dopo aver raccolto vantaggi in termini di efficienza ed efficacia dei servizi (scuola, Suap, gare, polizia municipale…), la decisione è stata quella di lavorare tutti insieme ad un unico Piano Strutturale. Uno strumento che consente di definire in modo organico le prospettive di sviluppo e di assetto, costruendo strategie motivate e di ampio respiro.
Un passaggio fondamentale per una gestione globale e coerente di un territorio composto da sette Comuni ma che, d’altra parte, non può chiudersi e fermarsi a quei sette comuni. Il Piano Strutturale rappresenta lo strumento ideale per intraprendere un cammino, aperto a tutti, che va oltre i confini comunali e cerca di rispondere al meglio alle esigenze di cittadini che vivono, lavorano, studiano, si curano, si divertono in Valdera. Lo farà attraverso un cronoprogramma preciso e includendo quante più persone possibili. Altro fattore essenziale sarà infatti quello della partecipazione dei cittadini e di ogni soggetto portatore di interesse.
Un processo nato in seno all’Unione, ma che è dunque destinato ad allargarsi ad un serio confronto tra soggetti istituzionali limitrofi, legittimamente interessati agli esiti di questa programmazione territoriale, pensiamo ad esempio all’Unione Alta Valdera, al Comune di Ponsacco e a quello di Santa Maria a Monte. Una visione ampia e lungimirante che può portare un territorio come la Valdera a condividere unitariamente un percorso virtuoso in grado di offrire servizi di qualità e capacità di risposte adeguate a tutti i suoi cittadini.