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Disagi scolastici, il sindaco Conti commenta: “Me ne farò portavoce con la Provincia”

Una rappresentanza degli studenti superiori pisani è stata ricevuta nella tarda mattinata di lunedì 21 gennaio dal Capo di Gabinetto del Sindaco, Massimo Donati, in assenza del primo cittadino Michele Conti, a Roma per impegni istituzionali.

Tra gli argomenti trattati, in particolare, la descrizione da parte degli studenti dello stato dell’arte delle scuole superiori della città.

Il Capo di Gabinetto ha spiegato le ragioni delle scelte dell’Amministrazione, riconoscendo il legittimo diritto degli studenti a manifestare liberamente e civilmente il loro punto di vista. Il riferimento è andato, poi, ai recenti episodi di vandalismo subiti all’Istituto “Matteotti” di cui la rappresentanza degli studenti ha preso le distanze poiché «chi devasta una scuola non lo fa per protesta ma arreca solo un danno, in primo luogo, alla comunità degli studenti e poi alla comunità intera».

L’incontro si è concluso con l’impegno di riferire al sindaco Michele Conti il resoconto degli argomenti trattati affinché il Comune di Pisa si faccia portavoce delle istanze degli studenti in merito alle questioni sollevate sulla sicurezza delle scuole con la Provincia di Pisa, competente per legge per quanto riguarda le scuole superiori.

Informato dell’incontro il sindaco Michele Conti dichiara: «Il tema posto dagli studenti con le due manifestazioni di oggi e della settimana scorsa è importante e non può lasciare indifferenti le istituzioni. Per questo mi impegno a promuovere un incontro con il Presidente della Provincia di Pisa per affrontare le principali urgenze. A questo proposito ricordo il Governo ha stanziato circa 1,3 miliardi di euro per l’edilizia scolastica e scolastica sportiva, risorse importanti su tutto il territorio nazionali. Risorse che mi auguro possano arrivare anche al nostro territorio che, come tutte le altre provincie, su questo e su altri temi si trovano in una grave crisi finanziaria per colpa della riforma Renzi-Del Rio che sulle scuole ha mantenuto alle Provincie la competenza ma togliendo loro le necessarie risorse».