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Pisa, quartiere Sant’Antonio: concesso al CISOM un locale in comodato gratuito

Il Comune di Pisa ha concesso al Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM) – Gruppo di Pisa un locale in comodato gratuito per tre anni in via Carabottaia, sul retro della scuola elementare Cambini, nel quartiere Sant’Antonio. A consegnare le chiavi al responsabile Daniele Gallea, è stata il vicesindaco Raffaella Bonsangue.

«Sono molto felice di questa collaborazione con il gruppo pisano CISOM che permette di ampliare la rete assistenziale e solidale in città. Crediamo che così potrà essere dato un servizio di aiuto ancora più capillare e puntuale alle persone che hanno bisogni primari impellenti o anche solo di assistenza morale», ha spiegato Raffaella Bonsangue.

Nel locale di via Carabottaia, circa 100 metri quadrati, il Corpo Italiano di Soccorso svolgerà compiti istituzionali nonché attività sociali e di protezione civile e per il pubblico interesse del quartiere e dell’intera comunità pisana. Il CISOM di Pisa si farà carico degli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria e di quelli relativi alle utenze.

Cos’è il CISOM Il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta ha finalità di protezione civile, sociale, sanitario assistenziale, umanitario e di cooperazione, strumentale al Sovrano Ordine di Malta. A Pisa si occupa della gestione dell’ambulatorio etico all’interno del quale vengono erogate prestazioni medico-ambulatoriali con dispensazione di farmaci e assistenza socio-sanitaria; ha una collaborazione con il Comune in caso di calamità naturali e di grandi eventi; si occupa dello spreco alimentare a favore del dormitorio di via Conte Fazio, struttura che accoglie persone senza fissa dimora.

Con questo accordo con il Comune di Pisa, il Gruppo di Pisa, nell’ambito delle attività sociali e sanitarie che, da alcuni anni, svolge nel territorio pisano, potrà finalmente offrire un ulteriore contributo diretto alla riduzione ed alla eliminazione di situazioni di emarginazione sociale e di degrado, nonché alla restituzione della dignità umana di persone senza dimora o in condizioni di alta marginalità.