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Sulla questione mobilità la premessa da cui partire è che ogni grande ospedale ha grandi parcheggi, che però non possono stare all’interno ma necessariamente insistere sulle aree limitrofe altrimenti viene meno la vocazione primaria di ospedale come luogo di cura.
E Cisanello rispetta questa logica.
In secondo luogo bisogna smentire categoricamente il “caos” paventato sulle cronache locali dal momento che, allo stato attuale, lo stabilimento ospedaliero di Cisanello ha un numero di stalli di sosta largamente sufficiente a ospitare sia le auto dei dipendenti sia quelle dei visitatori. I dipendenti, peraltro, sono circa 5 mila (e non 14mila, come erroneamente riportato), lavorano su tre turni su due stabilimenti (Cisanello e Santa Chiara), non giungono tutti al posto di lavoro con auto privata – dal momento che Cisanello è collegato molto bene con il trasporto pubblico – e non arrivano nello stesso momento.
Dalle proiezioni effettuate su Cisanello, per l’appunto, risulta che insistano 2500 dipendenti nel turno mattutino, circa 1600 in quello pomeridiano e 900 nel notturno.
A riprova che la dotazione è sufficiente per l’attuale afflusso giornaliero è il fatto che, ogni giorno, il grande parcheggio A del Ponte alle Bocchette (circa 1500 posti), servito continuativamente da 3 navette la mattina (dalle 6.30 alle 22) e 2 il pomeriggio, rimane con molti stalli vuoti fino a sera.
Con l’imminente apertura, poi, del primo lotto (425 posti) del parcheggio B (il cosiddetto “sigaro”), il totale dei posti auto disponibili nelle immediate vicinanze dello stabilimento ospedaliero salirà a 2500, sui 4.044 previsti a regime, una volta completato il nuovo ospedale con il trasferimento a Cisanello di tutto il Santa Chiara.
Questa dotazione, approvata nel masterplan, è stata tarata su numero posti letto, dipendenti, ambulatori, aule didattiche e aree commerciali, nel rispetto delle normative vigenti. A questi si aggiungono i 1200 posti auto gratuiti delle aree limitrofe (“Papa”, via Maccatella e via Bargagna).
E’ evidente, quindi, che si tratta di un quadro assolutamente adeguato alla movimentazione globale che ruota intorno a uno stabilimento di queste dimensioni, il cui baricentro si sposterà di fronte al parcheggio B (sigaro).
In merito invece al Santa Chiara, come già più volte ribadito, si tratta di uno stabilimento ospedaliero storico, inserito in un contesto urbano – a ridosso della Piazza dei Miracoli – che di per sé sconta una carenza di aree di sosta, come tutti i centri storici di tutte le città del mondo. Quindi è impossibile replicare soluzioni come quelle di Cisanello, che ha a disposizione gli spazi necessari per realizzare grandi parcheggi gratuiti. L’unica cosa che si può fare, e che viene fatta per mitigare il disagio, è prevedere delle tariffe agevolate in convenzione con il gestore della mobilità urbana. Tutto questo cesserà quando il Santa Chiara si trasferirà interamente a Cisanello, una volta completato il nuovo ospedale.