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Il Coordinamento provinciale di Pisa dell’associazione Libera contro le mafie dà comunicazione di una serie di tre eventi che fra il 9 ed il 16 novembre si terranno sul territorio.
Iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale di Calci, con inizio alle ore 18 presso il Cinema Teatro Valgraziosa. Nel programma: il progetto realizzato dai ragazzi della scuola medie di Calci e il racconto dell’esperienza delle quattro ragazze calcesane che hanno partecipato, grazie ad un finanziamento del Comune, ai campi estivi di Libera.
La serata sarà anche arricchita dalla testimonianza di impegno contro la criminalità organizzata da parte di Rosario Esposito La Rossa, editore, scrittore e organizzatore teatrale, nonché collaboratore de La Repubblica, nato e cresciuto a Scampia.
A conclusione, presso l’oratorio parrocchiale adiacente il teatro, si terrà una cena a base dei prodotti Libera Terra, organizzata da “Oficina do Sabor”, sezione catering dell’associazione Chiodofisso, con una quota di 10 euro.
Iniziativa promossa dal Presidio di Libera “Domenico Gabriele”. Alle 21 conversazione con la giornalista Roberta Ferruti, operatrice della Rete dei Comuni Solidali, sull’esperienza di accoglienza ed integrazione del Comune di Riace.
L’incontro sarà preceduto alle ore 18 dalla proiezione del film “Cose dell’altro mondo” e alle 20 da una apericena solidale preparata dalla Bottega del Mondo “La Tienda” di Pontedera.
Iniziativa promossa dal Presidio di Libera “Genovese Pagliuca”.
La Compagnia teatrale Mimesis presenta la prima nazionale dello spettacolo teatrale “Antonino De Masi. Il potere dei senza potere”, alle ore 21.15 presso il cinema teatro “Don Enzo Terreni” di Via Fonda 3 in località Capanne (Montopoli in Val D’Arno). Costo del biglietto di ingresso: 12,00 €.
Info e prenotazioni: Terreni Claudio – Referente Presidio di Libera del Comprensorio del cuoio e della calzatura “G. Pagliuca”: 340 2938191.
Al termine dello spettacolo seguirà l’intervento dal palco di Antonino De Masi che risponderà alle domande del pubblico.
La compagnia teatrale “Mimesis” composta da attori professionisti, porta in scena una storia di resistenza e di impegno civile contro la ‘ndrangheta di un imprenditore della Piana di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria: Antonino De Masi. Antonino vuol lavorare e far crescere le sue aziende per contribuire a dare un futuro alla propria terra. Ma presto è costretto ad accorgersi della distanza che passa tra il volere e l’essere. Nel corso degli anni si scontra con le cosche della ‘ndrangheta che gli hanno “regalato” raffiche di mitra (tra le altre cose), lasciandogli in eredità una scorta e l’esercito a presidiare costantemente la sua impresa. Con il tempo la sua azienda viene identificata come l’azienda vicino allo Stato, alle istituzioni. L’azienda che denuncia a che prende parte ad importanti operazioni antimafia che porteranno all’arresto di grossi esponenti delle famiglie più potenti della Piana di Gioia Tauro. Ed a quel punto il territorio si è rivoltato. Non contro le ‘ndrine, ma contro Antonino “perché ha fatto arrestare gente che teneva famiglia” e la famiglia da quelle parti conta. E poi ha infangato il territorio. Perché in una terra abituata a chiamare “compare” il mafioso di turno portandogli rispetto, camminandoci a braccetto, ossequiandolo, come potrebbe andare diversamente? Perché in una terra dove la ‘ndrangheta detta le leggi, il vero latitante è lo Stato. In una terra come questa è chiaro a tutti che per sopravvivere si deve essere dalla parte dei mafiosi. E così, come troppo spesso accade, si viene lasciati soli dalla società civile, che forse tanto civile non è.
“Nino” è considerato un dissidente per il suo voler reclamare semplicemente l’applicazione delle leggi. Ci sembra che il paradosso nel nostro Paese sia questo.
Ma cosa accade quando l’individuo mette al centro la propria dignità e si riappropria della sua responsabilità individuale?